SERIGNE SALIOU MBACKE

Khalif dal 1990 al 2007

“Yâ ayuhal lazina âmanô wa hamilu s sâlihâti” O voi, veri credenti, costanti nella virtù, abbiate molta cura di scegliere i nomi che date ai vostri figli. Questo può essere di grande importanza per il loro destino. Prendiamo da Ghazali che dare il nome di un santo che ha incontrato l’approvazione di Dio a suo figlio è un modo per restituirgli l’aura dell’omonimo e per fargli acquisire alcune delle qualità che lo distinguevano agli occhi di Dio. Cheikh Ahmadou BAMBA ebbe quindi la “mano felice” dando a questo figlio, nato nel 1915 a Diourbel e che sarebbe diventato il quinto califfo della sua comunità, il nome di Saliou. Il nome predestinato se esiste, Saliou che significa Virtù si adatta mirabilmente bene al nostro eroe.

Al momento della sua ascesa alle funzioni di Califfo nel 1990, dopo il breve magistero di Serigne Abdou Khadr, Serigne Saliou ha dato subito il tono precisando, in modo chiaro e indubitabile, la linea che intendeva imprimere nella sua azione a capo del comunità Mouride. Infatti, nel suo memorabile discorso inaugurale, ha subito indicato che, a parte l’Islam e di conseguenza la gestione del patrimonio di Serigne Touba Cheikh Ahmadou BAMBA, nulla poteva attirare la sua attenzione, tanto meno suscitare da parte sua commenti o direttive. Le cose erano chiare e ora tutti sapevano cosa aspettarsi. Fedele a questa « professione di fede », rimase costante nella sua posizione, avendo come unica preoccupazione la promozione dell’islam attraverso la fruizione dell’eredità del suo illustre padre.

In questa colossale impresa, Serigne Saliou è felicemente servito da un’insondabile conoscenza del Corano e delle scienze religiose, un’incommensurabile generosità e un’indescrivibile umiltà. Uomo molto intelligente e di grande cultura, è chiaramente consapevole della posta in gioco della sua missione di Califfo e, soprattutto, misura appieno l’impatto che la situazione internazionale può avere sul futuro dell’Islam, di cui è uno dei protagonisti più ardenti difensori. Molto aperto alla modernità e al progresso, è tuttavia fermamente fermo e assolutamente vigile nella sua crociata per la difesa della purezza dell’ortodossia musulmana, come suo padre.

Un fatto molto rivelatore dell’altezza di Serigne Saliou e della sua determinazione a seguire le orme di Cheikh Ahmadou BAMBA nel senso della difesa e dell’illustrazione dell’eredità di Seydina Muhammad (PSL), senza ulteriori considerazioni, è l’acquisizione in Gennaio 2002, a caro prezzo, di un imponente edificio a Taverny, Francia.

Cosa ne ha fatto dopo, lui che sa che non metterà mai piede in Francia?

Lo ha semplicemente messo a disposizione di tutti i musulmani che vi possono praticare, come ha chiarito, la loro religione in pace, nell’amore e nel rispetto del prossimo e in perfetta conformità con le leggi della Repubblica.

Il dettaglio è importante. Non è questa la vera immagine dell’Islam universale? È un Islam a misura d’uomo, fondato sui valori della pace, della solidarietà, dell’amore del prossimo, della nobiltà dei sentimenti, del superamento di se stessi. È un Islam che non è sinonimo di panarabismo ma semplicemente umano, che apre le sue braccia, senza distinzioni, a tutte le diverse componenti dell’umanità.

È un Islam epurato da tutti i germi della violenza, della discriminazione e dell’intolleranza, rispettoso delle leggi e che non può, in ogni caso, costituire una minaccia per la stabilità della società. In realtà, questa è la vera eredità di Cheikh Ahmadou BAMBA rispetto a Serigne Saliou.